Presentato lo Studio Mitre

novembre 19, 2008 at 4:07 PM 6 commenti

Ieri, presso l’Università Bocconi, SEA e lo studio Mitre hanno presentato il progetto per il potenziamento dell’aeroporto di Malpensa. Era un incontro molto tecnico, per soli pochi invitati, mentre un argomento del genere avrebbe dovuto essere presentato alle popolazioni coinvolte e magari in uno dei comuni che subiscono Malpensa, non a Milano dove arrivano solo i soldi che guadagna SEA.

La soluzione prospettata per superare la crisi è quella di realizzare a sud, in pieno Parco del Ticino e nella brughiera la TERZA PISTA, che dovrebbe essere lunga 2400 metri, parallela alle attuali ma collocata a sud ovest di 1211 metri rispetto alla 35L.

terzapista

La prima zona abitata da delocalizzare sarà la periferia di Tornavento (Via S. Anna e Via Del Gregge), mentre è innegabile che enormi ripercussioni si avranno in tutta Tornavento poichè le prime abitazione dsi troverebbero a circa 150 metri dal sedime aeroportuale.

Erano presenti i sindaci del CUV, ma erano assenti i rappresentanti della Provincia di Varese e di Regione Lombardia, assenze molto preoccupanti.

Il grande assente in questi casi era comunque il territorio e l’ambiente, poichè è stato detto in maniera innequivocabile che la terza pista servirà solo per superare la crisi e per potenziare Malpensa, e non certo per diminuire l’impatto acustico sulla zona.

Di inquinamento atmosferico non se n’è voluto parlare, anche perchè dopo la sentenza della Cascina Tre pini, le difese presentate da SEA, sui giornali erano molto simile ad una arrampicata sugli specchi.

Non si vuole monitorare la qualità dell’aria, ma si vuole ampliare la zona dove gli effetti dell’inquinamento atmosferico saranno maggiori.

Da quello che emerge, non si avranno dei vantaggi in termini ambientali, poichè le attuali due piste funzioneranno come oggi e la terza servira per raggiunegre i 45- 50 milioni di passeggeri. Questo avverrà spalmando il rumore su una superficie maggiore, ma senza toglierlo a chi già oggi lo subisce.

Si perderanno 330 ettari della brughiera e via Gaggio verra distrutta, causando una perdita ambientale non indifferente, Tornvavento dovrà essere delocalizzata con una enorme spesa.

Se il risarcimento per la cascina 3 Pini è stato calcolato in 5 MILIONI DI EURO (la superficie è di circa 210 ettari) è intuibile che il risarcimento o la perdita per la zona della brughiera e del Gaggio sia decisamente superiore a cui poi andrà sommata la somma per delocalizzare Tornavento. Sono cifre che spaventano.

Possiamo permetterci di perdere tutto questo o si potrebbero spendere dei soldi, in maniera decisamente inferiore per studiare il Sistema Aeroportuale del Nord d’Italia.

Non sono coinvito che la Mitre sia indipendente su queste cose, non metto in dubbio la loro preparazione,ma si sa gli studi vengono fatti su indicazione del proponente (SEA e Regione Lombardia) che sono anche quelli che alla fine pagano.

Quello che emerge inoltre è l’assoluta mancanza di conoscenza del territorio, poichè una società seria avrebbe fornito una attenta descrizione della zona di Malpensa, dove sono presenti a nord aree SCI (Siti di Interesse Comunitario) o addirittura zone MAB tutelate dall’Unesco. Ma molto probabilmente in SEA pensano che le zone SIC facciano parte del gioco del RISIKO, mentre le aree Mab siano locande tradizionali e l’UNESCO sia una allegra compagnia di ubriaconi che non ha un cazzo da fare dalla mattina alla sera.

Entry filed under: Blogroll.

Rischio estinzione per il Servizio Civile Nazionale Studio Mitre

6 commenti Add your own

  • 1. Gianfranco Cincotta  |  novembre 19, 2008 alle 5:02 PM

    Essendo stato presente al convegno ho visto la presneza di alcuni rappresentanti della Regione Lombardia, all’incontro erano presneti i sidanci dei comuni limitrofi allo scalo milanese. Tra l’altro la terza pista mitighera’ il rumore per i comuni a nord ed i responsabili del Mitre hanno pure dimostrato che con una variazione did rotta a nord della attuale pista lato Agusta si possa ridurre ancora il rumore cambiando leggermente rotta, ovviamente cio’ compete all’Enac a Roma e non alla SEA. Curioso invece il fatto che quando sono i comuni a rilasciare le licenze edilizie (vedasi Tornavento) pur sapendo che vie e’ li uno scalo da 50 anni tutti tacciono, quando invece e’ lo scalo che si amplia tutti contro, evidentemente due pes e due misure. La terza pista di 2400 metri per 45 metri verra’ realizzata non dentro al parco ma sulle ex piste della Luftwaffe tra l’altro i terreni ex aeronautica militare ed esercito italiano sono gia’ stati passati a SEA e stanno nel sedime tra lo scalo attuale e la superstrada Malpensa-Boffalora quindi no nsi pedera’ nulla del parco o della brughiera dato che la dove sorgera’ la pista attualmente id parco non vi e’ traccia (andare a vedere con i propri occhi). Un saluto.

    Rispondi
  • 2. luca berti  |  novembre 19, 2008 alle 5:54 PM

    L’aeroporto deve andare avanti sia pure con tutti gli accorgimenti di
    tutela e salvaguardia.
    Abitazioni? Perchè hanno costruito? Da anni si sa che si sarebbe
    dovuto “fare”.
    Limitiamo piuttosto il numero degli aeroporti: sono troppi e costosi.
    Pochi ma buoni in sostanza.
    Saluti
    Luca Berti

    Rispondi
  • 3. Marco  |  novembre 19, 2008 alle 5:58 PM

    Certo, per tutelare un bosco uccidiamo Malpensa e lasciamo a casa la gente che ci deve lavorare! Ma come ragiona? Lo sa che siamo nel 2008 e che i 10 milioni di lombardi e le aziende della regione perdono tempo e soldi a continuare a passare per gli hub di Parigi e Francoforte? Perché in Francia nessuno dice nulla sul fatto che il Charles De Gaulle di Parigi abbia 60 milioni di passeggeri l’anno? Nessuno è morto per un aeroporto, anzi, la gente ci lavora e ci guadagna! E’ facile continuare a dire NO, quando si ha il sedere al caldo in consiglio comunale! E poi, Malpensa esiste dagli anni ’30, e lei compra la casa a Tornavento. Ma lo sa che gli aeroporti si espandono?

    Rispondi
  • 4. Silver1982  |  novembre 19, 2008 alle 7:22 PM

    Mi spiace dissentire, ma a mio personalissimo parere è un buon progetto, e più che parlare di una perdita di 330 ettari della brugheria, parlerei piuttosto di una riqualificazione utile al sistema aeroportuale milanese e non, su un terreno ricoperto interamente da sterpaglie.

    Saluti

    Rispondi
  • 5. Ale  |  novembre 19, 2008 alle 8:52 PM

    Speriamo venga presto costruita, Malpensa ha bisogno di crescere e soprattutto la terza pista non intacca il Parco del Ticino!

    Rispondi
  • 6. waltergirardi  |  novembre 20, 2008 alle 10:29 am

    Cercherò di rispondere a tutti questi fans della terza pista.
    Chi dice che la terza pista non intacca il Parco del Ticino non conosce la storia dell’aeroporto, poichè è dal lontano 1974 che le aree dove si trova l’aeroporto e anche le limitrofe si trovano dentro i confini di competenza del Parco.
    Su quale tipo di terreno si dovrà realizzare la terza pista, sterpaglie o simili, occorre sapere di cosa si sta parlando. L’area del Gaggio e della Brughiera è una delle più grandi e importanti reti ecologiche di tutto il territorio del Parco.Area di valore che ha permesso al Parco di prendere il riconoscimento di AREA MAB UNESCO da tutelare e da proteggere. Quanto alle farneticanti idee del progresso al 100 per cento di Marco, mi piacerebbe sapere se è pagato per dire certe sciocchezze! lei lo definisce progresso “pagare” delle abitazioni per consentire uno sviluppo che porterà benefici a pochi e disagi a molti.La due delocalizzazioni le abbiamo pagate noi cittadini con le nostre tasse, mentre sarebbe stato più giusto che le pagasse SEA.
    Sul perchè si continua a costruire o sul perchè si costruisce: è semplice, ci sono degli strumenti chiamati PRG che sono stati approvati da Regione Lombardia nel corso degli anni 80 e 90.Su questi prg vi è sancito il diritto a costruire. Se Regione Lombardia non interviene modificando i PRG e stabilendo che su alcune aree non si può costruire, i Comuni sono costretti a rilasciare il permesso di costuire, poichè nei prg vi è il diritto a costuire; e questa è una norma di legge, non la fantasia di qualcuno.
    Tornavento esiste da prima dell’aeroporto…già negli anni 70 si voleva cancellare Tornavento per espandere l’aeroporto e lo si faceva mentendo, come si sta facendo ora. Dove si mente sulla tipologia dell’area di costruzione della Terza pista o coem quando si arriva a dire che Tornavento è abusiva e che le case sono abusive.
    Io conosco molto bene questa zona, ci sono nato e ci sono cresciuto, quindi non accetto che mi si venga a dire che l’area del Gaggio non sarà cancellata dalla Terza Pista, che sono terreni incolti, che la Brughiera non ha senso di esistere.
    Sugli aeroporti pochi ma buoni….mi spiega perchè la stessa Regione Lombardia vuole sviluppare Orio al Serio e anche Brescia Montichiari…e lo ha fatto in questi anni con leggi regionali approvate ad hoc e poi ci si accorge che questi portano via voli a Malpensa!!! I soldi per lo studio Mitre si sarebbero dovuti spendere non per potenziare solo Malpensa, ma per studiare uno sviluppo aeroportuale su tutto il sistema del Nord d’Italia, dove attraverso un criterio di specializzazione si arriverebbe a potenziare l’offerta per i cittadini, salvaguardando anche le popolazioni presenti.Io credo che prima di parlare sia necessario conoscere bene le normative che riguardano certi argomenti. Malpensa è in completa assenza di regole, senza VIA, senza monitoraggi atmosferici, senza un piano di tutela dal rumore etc.
    Rumore che sarà si spalmato ma che non diminuirà ne a Somma, ne a Casorate e nemmeno ad Arsago, ma che con i 50 milioni di passeggeri andrà a colpire una zona maggiore. E poi ci sono ancora aperte troppe questione di carattere ambientale che non è più possibile rimandare: inquinamento atmosferico fuori controllo con conseguenze pericolose per uomo e ambiente, cosi dicasi per le conseguenze dall’esposizione al rumore (studio Hyena).

    Rispondi

Lascia un commento

Trackback this post  |  Subscribe to the comments via RSS Feed


novembre: 2008
L M M G V S D
 12
3456789
10111213141516
17181920212223
24252627282930

Blog Stats

  • 160.503 hits